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Separazione giudiziale
Quando non è possibile giungere ad una separazione consensuale per mancanza di accordo, i coniugi, o anche uno solo dei due, possono chiedere la separazione giudiziale.
La separazione giudiziale si chiede con ricorso al presidente del tribunale del luogo di residenza dei coniugi o del luogo in cui il coniuge convenuto ha la residenza o il domicilio.
Per ottenere la separazione giudiziale è indispensabile l'assistenza di un legale diverso per ciascun coniuge.
Il presidente del tribunale fissa una prima udienza, alla quale i coniugi dovranno comparire personalmente e in cui sarà tentata la riconciliazione.
Se questa non riesce, il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati e può inoltre adottare i provvedimenti temporanei ed urgenti che reputa opportuni nell’interesse dei coniugi e della prole (ad esempio, relativi all’affidamento e al mantenimento dei figli, all’assegnazione della casa coniugale, all’eventuale assegno di mantenimento a favore del coniuge sprovvisto di adeguati redditi propri).
Inoltre, egli nomina un giudice istruttore davanti al quale si svolgerà una vera e propria causa civile, al termine della quale verrà emessa la sentenza di separazione. Questa potrà essere oggetto di riforma da parte della corte d'appello. A sua volta, la sentenza d'appello potrà essere ricorribile in Cassazione.
E’ possibile chiedere il divorzio dopo tre anni dalla data della prima udienza di separazione, udienza in cui i coniugi sono stati autorizzati a vivere separati. Normativa di riferimento: articoli 706 e seguenti cpc
Dove:
La domanda di separazione personale si propone al tribunale del luogo dell'ultima residenza comune dei coniugi ovvero, in mancanza, del luogo in cui il coniuge convenuto ha residenza o domicilio
Fonte: Ministero della Giustizia
E' richiesta per il tramite di un difensore munito di procura, pertanto, l'assistenza di un difensore è indispensabile.
Al ricorso vanno allegati i seguenti documenti in carta semplice:
- estratto per riassunto dell'atto di matrimonio, rilasciato dal comune in cui e' stato celebrato;
- stato di famiglia;
- certificato di residenza di entrambi i coniugi;
- nota di iscrizione a ruolo per le cause ordinarie con contributo unificato di € 98,00.
Il ricorso deve essere presentato, per l'iscrizione, presso l'Ufficio del Ruolo Generale Civile.
Famiglia
- Ricorso per esenzione delle pubblicazioni matrimoniali o riduzione dei termini delle stesse
- Ricorso contro il rifiuto delle pubblicazioni matrimoniali
- Ricorso per dispensa dal termine di 300 giorni per contrarre nuovo matrimonio
- Dichiarazione giudiziale di paternità o maternità
- Divorzio congiunto
- Divorzio congiunto in presenza di clausole dell’accordo che riconoscano il trasferimento di diritti reali
- Mantenimento dei figli
- Separazione consensuale
- Separazione giudiziale
- Modifica delle condizioni di separazione o divorzio
- Straniero: ricorso per il ricongiungimento familiare
- Riconoscimento figli naturali
- Figlio minore: atti di straordinaria amministrazione
- Figlio minore: continuare esercizio impresa commerciale